La nostra cantina: una piccola perla di efficienza e modernità

Ho finito di costruire la nostra cantina nel 2003, in anticipo di pochi mesi rispetto alla nostra prima vendemmia ufficiale. Sin dall’inizio è stata pensata per essere la naturale prosecuzione dei nostri vigneti e diventare il cuore pulsante della nostra azienda. Piccola ma estremamente efficiente è un luogo più di lavoro che di rappresentanza, un luogo dove, dalla vinificazione fino all’imbottigliamento, l’innovazione e le più moderne tecnologie del settore affiancano e valorizzano in modo discreto le nostre tradizioni e le nostre scelte.

Il lavoro in cantina inizia subito dopo la vendemmia. Ogni anno, quando arrivano le nuove uve io sono lì ad aspettarle. L’ultima selezione dei grappoli voglio infatti sovraintenderla personalmente e, sebbene mi fidi ciecamente delle persone che lavorano al tavolo di cernita, è una fase che non riesco a non seguire.

Da lì in avanti entrano infatti in gioco altre persone che mi affiancano nel lavoro di affinamento. Prima mio figlio Alessandro e poi Fabrizio Moltard, il nostro enologo. Fabrizio, oltre ad essere uno dei massimi esperti italiani di enologia, è ormai uno di famiglia, ci legano un’amicizia pluriennale e una stima reciproca che ci consentono di avere un rapporto vero ed autentico, fatto di condivisioni, stimoli, animate discussioni e grande fiducia.

Le nostre linee guida per l’affinamento partono dal rispetto di ciò che di buono è stato fatto in vigna e hanno come obiettivo finale quello di portare in bottiglia solo vini di alta qualità, sani, capaci di esprimere un forte carattere distintivo e valorizzare al contempo le note aromatiche del nostro terroir.

Se a tutto ciò si aggiunge che la fermentazione e l’affinamento vengono effettuate solo con lieviti indigeni già presenti nell’uva, ossia senza lieviti aggiunti, possiamo tranquillamente affermare che i nostri vini sono completamente naturali.