Terre del Marchesato e la magia della vendemmia

Adoro la vendemmia, è un momento veramente speciale per tutti noi, forse uno dei più emozionanti del nostro lavoro. Fatica, gioia, impegno, aspettative e piacere di stare insieme caratterizzano una serie di giornate intense e ricche di umanità che, come da tradizione, culminano con una grande cena finale durante la quale ci ritroviamo per festeggiare la conclusione di un evento secolare e magico.

Ma forse l’aspetto che esalta maggiormente il mio “ego contadino” è la sfida con la natura, col tempo e col clima per capire l’esatto momento in cui le nostre uve hanno raggiunto la giusta maturazione polifenolica e sono pronte per essere raccolte. Quel momento è infatti una delle variabili più importanti per la qualità dei nostri vini e rappresenta quindi un esame al quale la mia esperienza viene sottoposta ogni anno, il margine di errore è sottilissimo e non sempre le condizioni metereologiche ci sono amiche.

Se per la misurazione dell’acidità e della gradazione zuccherina possiamo contare sull’aiuto della tecnologia, spetta infatti al mio palato la responsabilità di stabilire, attraverso l’assaggio degli acini e dei vinaccioli, quando i nostri grappoli stanno esprimendo il loro miglior equilibrio tra note degustative e maturità dei tannini.

Fortunatamente, grazie all’ottima esposizione e al nostro approccio naturale alla coltivazione, le nostre uve giungono a maturazione più lentamente e in modo un po’ più equilibrato garantendoci un lasso di tempo leggermente maggiore per stabilire il giorno migliore per la raccolta.

Come per tutto il resto del nostro lavoro, anche in questa fase, la precisione e la cura dei dettagli non ammettono scorciatoie, ogni vigneto viene vendemmiato a mano in piccole cassette di massimo 15 kg e trattato singolarmente in base alle diverse esigenze di raccolta e successiva vinificazione delle uve.